Si chiude il Cariparma Future Stars Camp.

Il saluto del prof. Rosetti e l'arrivederci a molto presto di Massimo Fochi

22 agosto 2009

E' giunto il momento dell'arrivederci, con qualche rimpianto ma anche con la voglia di tirare un po' il fiato dopo questa full immersion di tre giorni con climi tropicali che schiantavano perfino Ricardo.

L'ultimo giorno a Colorno ha visto i ragazzi lavorare con i Tecnici al mattino e scatenarsi in una lunga partita pomeridiana sotto gli occhi attenti e curiosi di Massimo Fochi, general manager del Parma Baseball. Esausti ma sorridenti i ragazzi si sono preparati per la cena e per ascoltare le sagge parole del prof. Rosetti, Presidente del Comitato Provinciale e decano del baseball parmense. E' stata poi la volta di Massimo Fochi, grande campione di un recente passato, che ha voluto ringraziare gli atleti per il grande impegno e la serietà con cui hanno affrontato questa avventura. "Per stare in campo mattina e pomeriggio con questo caldo bisognava amare veramente quella terra rossa e voi lo avete dimostrato. Io vi ringrazio e mi auguro che continuerete in questo modo e che possiate arrivare molto in alto. Se domani mattina sentirete di aver accresciuto anche solo un pochino il vostro bagaglio, tecnico e sportivo, vuol dire che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo".

A testimonianza della nuova strategia del Parma baseball di tenere sotto osservazione i giovani del parmense e delle zone limitrofe, offrendo il proprio contributo per svilupparne le potenzialità, Fochi ha anticipato che "stiamo pensando di organizzare qualcosa d'altro per voi e non dovrete aspettare molto perché ci rivedremo già a fine settembre o inizio ottobre". Parole chiare e benauguranti, subito raccolte dai ragazzi che hanno tributato al nostro G.M. un caloroso applauso. Il camp è così finito ma non l'impegno dei ragazzi che, in gran parte, parteciperanno alle Olimpiadi del Tricolore in programma a Reggio Emilia domenica e lunedì.

 

E siamo alla fine. Noi ci siamo divertiti, abbiamo fatto quanto ci era possibile per la buona riuscita dell'iniziativa, ma l'unico e vero bilancio sarà quello che trarranno gli atleti e le loro Società. Se il responso sarà positivo, allora varrà la pena di dare continuità ad iniziative come questa anche se lo sforzo organizzativo è notevole. Infatti tutto questo non sarebbe stato possibile senza la generosità, il lavoro e la pazienza degli amici del Colorno Baseball. Stringiamo forte la mano e diciamo un grande grazie al Presidente Claudio Caldarini e, con lui, a tutti i suoi splendidi collaboratori.

Una vigorosa stretta di mano anche a Giulio Montanini, a Guido Poma, a Dado Gastaldo, a Ricardo Arrieta, a Giacomo Bertoni, a Stefano Burato, a Francesco Piccoli. Più entusiasti dei ragazzi stessi, sono stati l'esempio di cosa voglia dire rispettare ed amare il gioco e i ragazzi che lo praticano, la testimonianza di come ci si possa mettere a disposizione, senza risparmio o interessi, per la costruzione di un futuro. I ragazzi lo hanno percepito molto, ma molto bene e non si sono sentite che parole di grande stima ed elogio (nonostante il martirio ...).

Ma i grandi protagonisti sono stati loro: gli atleti. Il camp ha cementato un gruppo di ragazzi fantastici, sul campo e fuori, seri e motivati, consapevoli e umili, che sono stati bene insieme e meritano tanto. Non possiamo deluderli, e non lo faremo !

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